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FEBBRAIO/MARZO 2007 -
Articolo estrapolato dalla rivista "SPIRITO di VINO -
Articolo di Rossella Schiavini -
MAGGIO 2007 -
Articolo estrapolato dalla rivista "LA MADIA TRAVELFOOD"
SETTEMBRE 2007 -
Articolo estrapolato dalla rivista "LA MADIA TRAVELFOOD"
APRILE 2008 -
Articolo estrapolato dalla rivista "LA MADIA TRAVELFOOD"
APRILE 2008 -
15/03/08 -
1999 -
I have now had the opportunity to taste your 1959 Solaria Jonica.
It is undoubtedly of high quality.................
19 July, 1999
2001 -
L'Accademia dei Racemi è orgogliosa di presentare in esclusiva mondiale il Solaria Jonica 1959 , un primitivo in purezza prodotto 42 anni fa dal Sig. Antonio Ferrari (classe 1913) .........
I VINI DI VERONELLI : Questo straordinario vino, prodotto da una cantina piemontese ……, è la testimonianza di una antica potenzialità enologica che pensavamo scomparsa: il sole, l'alberello, l'alcol e il tempo, sapientemente dosati, hanno potere esplosivo sui nostri sensi. Tutti coloro che sono ancora all'affannosa ricerca di un vino da abbinare al cioccolato sospendano le ricerche: per loro c'è il Solaria Jonica 1959.
Ho alle mie spalle (da anni assiste al mio lavoro dietro la scrivania) una bottiglia di etichetta bella e rigorosa, Solaria n° 5 e retro-
I vini di Veronelli 2001 , pag. 672.
2001 -
..............Dulcis in fundo, l' Accademia commercializza anche uno straordinario passito realizzato dalle Cantine Ferrari di Salice Salentino. Si tratta di una sorta di "ritrovamento" di una vasca di un grande Primitivo della vendemmia '59, una delle più calde del secolo in zona, che esprime un'eleganza e una tale complessa profondità da farne un fuoriclasse tra i vini da meditazione.
Si chiama Solaria Jonica ed è un vino forse irripetibile.
da: Vini d'Italia 2001-
2001 -
Non è un refuso, avete letto bene: stiamo parlando di un vino del 1959, imbottigliato e commercializzato solo oggi.
Si tratta del miglior vino mai prodotto da Antonio Ferrari, che nella torrida estate di quell'anno, raccolse delle uve sovramature di primitivo dalla vigna affacciata sul mare Jonio e ne fece un vino irripetibile, che ha curato per tutta la vita finché non lo ha ritenuto "pronto" .
Ha 18 gradi di alcol, un fruttato ed una freschezza incredibili.
Confettura di amarena, mallo di noce, cioccolato, spezie orientali, tabacco e caffè sono solo alcune delle mille suggestioni che vi offre.
Ha una struttura poderosa e una grandissima, elegante persistenza aromatica.
Per un vino così i paragoni con i grandi Porto Vintage e Amarone sono appena indicativi, come pure l'azzardare un punteggio. Grande vino da meditazione.
2001 -
Il salone dei Savours di Parigi premia il Primitivo di Manduria. (Solaria Jonica). Il definitivo successo dell'oro viola della Puglia, però, lo ha suggellato ALAIN DUCASSE, una delle massime istituzioni della cucina mondiale, degustando il SOLARIA JONICA 1959.
Nazareno Dinoi
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO -
Non si contano davvero più i numerosi riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale del Primitivo DOC. Non poteva mancare la presenza del prestigioso vino alla Vinexpo di Bordeaux, presso lo stand dell’ICE(Istituto per il Commercio Estero). Alla Vinexpo di Bordeaux, quella che si può definire la numero uno delle fiere enologiche nel mondo, hanno partecipato centinaia di aziende, esperti del settore ed acquirenti provenienti da ogni parte del globo, determinando un considerevole volume d’affari. Presso lo stand italiano si è recato numeroso volte il famoso Olivier Poussier,noto per essere il migliore sommelier del mondo, che ha stimato e fatto degustare a numerosi visitatori il Solaria Jonica.
IL CORRIERE DI NOVARA
Verona -
LA STAMPA -
Quarant'anni fa, quando la maggior parte dei produttori riteneva che le uve di Puglia fossero soltanto "buone da taglio ", Lui , uomo del Nord , fu tra i pochi a credere nella loro "dignità enologica". E per dimostrarlo, nel '59, Antonio Ferrari, titolare delle omonime cantine a Galliate, con i grappoli del Salento realizzò un vino rosso, il "SOLARIA JONICA", che oggi una giuria di esperti internazionali ha definito " unico e irripetibile ". A 87 anni, Antonio Ferrari, è stato così fra i protagonisti al Vinitaly di Verona: durante una festa organizzata in suo onore, presente Marco Sabellico del "Gambero Rosso", il produttore galliatese è stato premiato con l' alberello d'oro dell'Accademia dei Racemi, sodalizio culturale che si propone la riscoperta e la valorizzazione degli antichi vigneti della Puglia. In tanti anni -
2000 -
Non è un medicamento, è il "Solaria Jonica 1959", il più antico tra i Primitivi………… Primitivo con qualcosa di speciale -
2001 -
L’Accademia est venu a Vinexpo avec un authentique prodige décuvert au hasard d’une degustation:un "primitivo" (cépage paternel du zinfandel) récolté en 1959 -
2002 -
………….Fra gli oltre 4.000 vini presentati in questa rassegna, le giurie (composte da esperti degustatori e da giornalisti provenienti da ogni Paese, compresi Daniele Cernilli del Gambero Rosso e Mario Pavolini)………… Il vino che ha strabiliato le giurie e si è aggiudicato ben 3 medaglie d’oro e la Menzione di miglior vino fatto con varietà italiane è stato ancora una volta un Primitivo.: il Solaria Jonica 1959, un vino da dessert .………. Questo miracolo della natura salentina , si è conquistato l’oro nella batteria dei vini da dessert, successivamente ha sbaragliato tutti gli altri vini della sua categoria, guadagnandosi un altro oro come "migliore della classe". Infine , nella finale dei migliori vini del mondo fatti con varietà italiane, ha guadagnato tutti i consensi della giuria , che gli ha tributato il terzo oro, il più importante, unito al riconoscimento speciale riservato a pochissimi vini.……… E’ un importantissimo risultato, che ancora una volta dimostra le grandi potenzialità del Primitivo e delle sue complesse evoluzioni con l’invecchiamento. "Non siamo stupiti di questo ulteriore riconoscimento" sostiene il dott. Perrucci ( dell’Accademia, esportatore del Solaria Jonica) " giacché a Bordeaux e a Parigi il vino si era conquistato gli elogi di Olivier Poussier, campione del mondo dei sommelier per il 2000, e degli esperti della prestigiosissima "Revue de vin de France". Un vino straordinario per grandi occasioni.
CORRIERE DELLA SERA -
E’ un primitivo il vino italiano più premiato a Los Angeles "SOLARIA JONICA 1959", un vino da dessert…… che ha ricevuto tre medaglie d’oro nella rassegna internazionale "County Fair" in California , dove hanno sfilato ben 4.000 vini di tutto il mondo. Le giurie composte da esperti degustatori e giornalisti provenienti da ogni Paese hanno premiato il vino Solaria Jonica con la speciale menzione di miglior vino fatto con varietà italiane………… Il successo maggiore è stato per ilSolaria Jonica del ’59…………
Il 30/05/02 e il 31/05/02 è andata in onda su RAISAT GAMBERO ROSSO la trasmissione " I protagonisti del vino" , nella quale , Il giornalista Marco Sabellico presentava il Solaria Jonica 59 intervistando la figlia del produttore Sig. ra Gianangela Ferrari .
Il 15/08/02 su RAI 2 nella trasmissione Italia2 che proponeva i formaggi e i vini della Puglia , in chiusura , la presentatrice e gli intervistati tra i quali il Dott. Gregorio Perrucci , fondatore dell'Accademia dei Racemi, hanno brindato con un vino del 1959.
18/08/02 Giornale: La Stampa -
22/08/02 Giornale : La Prealpina -
19/11/02 -
Con la presente e-
Colgo l'occasione per distintamente salutarVi.
Massimo Lombardi
24/11/02 -
Non mi era mai avvenuto prima . Assaggio la bottiglia di Solaria Jonica 1959 e mi trovo in equinozionale difficoltà . Oggi il sole si trova nei due punti dell'equatore celeste . E la bottiglia precedente del Solaria -
30/11/02 -
Intestazioni :"Basta un sorso per comprenderne la straordinaria leggenda " ; "Solaria Jonica , un vino d'altri tempi e pur oggi di una attualità stupefacente"
10/01/03 -
"Naturellement doux , riche et gènèreux , le primitivo di Manduria possède une grande qualité de liqueur et des aròmes de café torrèfiè. Ce millésime 1959 offre une douceur bien gérée : la tendance est suave , avec une nette touche oxydative , qui apporte du relief , sur fond de pruneau , de café , de figure ròtie et de moka froid , pour un accord tout aussi somptueux ." (Olivier Poussier pag. 180)
Gateau moka ( ricetta di Lenotre per la Solaria Jonica ) pag 180
Primitivo di Manduria Solaria Jonica , Cantine Ferrari 1959 . Cette cuvée 1959 provenient du secteur ...Ce primitivo vinifié dans la région ( mais élevé dans la cave Ferrari , dans le Piémont ) est naturellement doux . Il a été élevé dix ans en fut de chene puis en cuve de ciment . Il possède une couler grenat évoluée aux reflets orangés . Le nez est complexe , chargé de café , de cacao , de vins et d'épices . La bouche est une merveille d'équilibre : la douceur y est contrebalancée par un joli support tannique ; la longueur est considérable et savoureuse , finissant sur des notes de caféfroid et de havane .(Olivier Poussier pag. 182)
16/01/03 -
Gent.mo Signor Antonio Ferrari,
da circa un mese ho i suoi vini in casa , Solaria Jonica 59 e Salice Salentino 78 , e mi sento il dovere di scriverLe. Da un po' di tempo avevo sentito parlare di Solaria Jonica in maniera molto positiva . Avutane l'occasione l'ho comprato. E' stata un'emozione infinita . Descriverlo è riduttivo visto quanto è immenso . Nella sua potenza e infinita persistenza dona un'eleganza incredibile. Ti inebria , con il suo sbocciar di profumi , continuamente. Si dice sempre che la perfezione non esiste , comincio ad avere dei dubbi . E' un vino grandioso dal quale si percepisce la forza della natura e il sapere dell'uomo . Chi ha fatto questo vino è un uomo di grande sapere che gli ha dato tutto se stesso. Se il Solaria Jonica raggiunge la perfezione il salice Salentino 78 quasi ci arriva . La prima volta che l'ho assaggiato ho desiderato un grande Parmigiano Reggiano . E' un grande vino che va bevuto da solo o in grandi compagnie , per questo ho pensato a un Parmigiano . Mi ha ricordato qualche raro e grande Madeira . Fantastico come un vino ritenuto medio possa invece con la mano sapiente dell'uomo essere così grande. Grazie Signor Ferrari il mondo del vino e il mondo della felicità ha bisogno di uomini come lei . Chi beve questi due vini La ricorderà per sempre . Mi permetta un abbraccio.
Paolo Teverini
A Paolo Teverini
La partecipazione intensa e complessa del vostro esserci vi lancia in un'impresa comune , concreta e vi fa appartenere ad uno "strato limite" in cui l'idea di generazione appare come rarefatta. Un abbraccio ideale corrisposto .
Gianangela Ferrari
Jan 23 2003 -
'59 Ferrari, Solaria Jonica: Tawny nose of caramel and espresso, but the palate isn't as horizontal as a port. Raisin, chocolate, and espresso on the palate, but also a red-
07/03/03 -
Gentilissimi Sigg. Ferrari ,
non abbiamo parole per ringraziarVi della bellissima esperienza degustativa (storica) da Voi propostaci. Siamo certi che il Vostro vino avrà un grande successo e rappresenterà un onore per tutta la produzione vinicola nazionale. Vi aspettiamo al più presto .....
La direzione e lo staff
21/03/03 -
............cara R.R.............eccomi!!!!!!!
.....come promesso ti descrivo il vino " Solaria Jonica ".......
.........vino originario della Puglia. Prodotto nel lontano 1959 da uve primitivo. Il tempo lo ha dolcemente cullato rendendolo , oggi , quasi cremoso , polposo , denso. Queste sensazioni tattili non ingannino ; sebbene datato , e qui secondo me si esplica la stupefacenza dello stesso , dimostra ancora freschezza unita alle sensazioni setose e vellutate durante la degustazione. All ' olfatto e' ricco di profumi aromatico dolci che sfociano in sensazioni nette e splendidamente pulite di confettura di prugne cotte , ciliege mature , frutti rossi , tabacco , tamarindo misto a vaniglia , rosa selvatica appassita , essenza di nocino , amarene sciroppate ,...........e' un ' incredibile esplosione e profusione di profumi . La corrispondenza tra le sensazioni olfattive e quelle gustative e' a dir poco impressionante ; si fa lungamente ascoltare perdurando nell ' evoluzione delle sensazioni retro gustative quasi in forma infinitesimale!!!!!
........e' un piacere , anzi un ' emozione , che traccia e lascia un solco di vibrazioni non accomunabili con altri nettari . Ti ricordo che trattasi di vinificazione del 1959..........sta a dire : non si possono nemmeno lontanamente ipotizzare le possibilita' di utilizzo di sofisticate tecniche all ' avanguardia come oggi tutti sbandierano.........cio' dimostra che anche in tempi lontani e non sospetti con l ' ausilio delle tradizioni , della passione e della volonta' dell ' uomo , i prodotti della terra , se rigorosamente rispettati e volorizzatti in tutte le loro sfaccettarure ed espressioni , permettevano di avere risultati strabilianti come il " nettare " in questione!!!!!!
.....tutti , dico , tutti dovremmo inchinarci e ringraziare quelle mani che cosi' sapientemente hanno saputo operare in quella data.
............da ultimo , anche se potremmo parlarne ancora a lungo e piacevolmente , e' doveroso citare i Sig. Ferrari patronne della cantina di produzione.
......chiedo venia per la lungaggine.......ma tutto cio' sono le mie modeste sensazioni!!!!!!
.......e' sempre un piacere.....
Ezio
29/10/03 -
Marco Sabellico e Alberto Marcomini propongono l'abbinamento del Roque Fort con il Solaria Jonica.
2004 -
Entrano per la prima volta in guida : Primitivo 1949 ( 90 punti ) , Solaria n° 5 Il Barone 1954 ( 87 punti )
* Salice Salentino La Canestra 1978
*** Solaria Jonica 1959 °
Sono vini non ordinari , difficilmente ripetibili ma rappresentativi di una viticoltura e di una enologia premoderna ; si sono conservati perfettamente e sono in grado di darci emozioni . Quest'anno è arrivato all'onore della bottiglia un primitivo mio coetaneo : si è conservato meglio di me ( G.B.)
27/02/04 -
Ne ha descritto , con sorpresa , la portata del tessuto tanninico , la finezza , la persistenza ....Ci ha suggerito di chiamarlo : 'Antonio Ferrari'.
06/03/04 -
A pag 178 è proposto l'abbinamento del ' tortino di cioccolato caldo con salsa di albicocche secche e pepe verde con il Solaria Jonica.
CIOCCOLATO dolce & salato -
Proposto l'abbinamento della Torta Sacher con il Solaria Jonica .
Maggio 2004 -
In un mondo del vino in cui ne succedono ormai di tutti i colori , ci siamo imbattuti in un paio di personaggi invero singolari , almeno quanto i loro prodotti . Stiamo scrivendo delle Cantine Ferrari , che non sono quelle del celebrato spumante , ma quelle intestate ad Antonio (www.viniferrari.it) , ormai note nel mondo dei vini di nicchia per l'uscita di tal Solaria Jonica 1959 . Vino entrato in commercio non 40 , ma un paio d' anni fa. Era rimasto per decenni a galleggiare in vasche e , quando è uscito , ha stupito tutti : un Malaga al primo impatto , ma meno bruciato e torrefatto , più fruttato , quindi con un bouquet che richiama , come accade in queste tipologie di vini , di tutto e di più : dalla frutta secca alle prugne californiane rinvigorite da sensazioni green , per arrivare alla carruba e ai datteri . Dopo questa uscita , dal cilindro dei Ferrari è scaturito un altro vino ripescato dal dimenticatoio delle vasche : il Salice Salentino La Canestra 1978 : buon impatto aromatico per un vino sì intrigante , ma che può colpire soprattutto per la vitalità di un millesimo così antico . Meglio ci è parso l'ultimo coniglio uscito dal cilindro della cantina : deve essere ancora etichettato , ma lo spessore è da cavallo di gran razza . Il Barone 54 , a base di Primitivo di Manduria , l'abbiamo degustato con calma e attenzione , e ci ha colpito soprattutto una cosa : non si brucia subito , ma evolve anche dopo qualche ora . Fremiamo dall'idea di accenderci un Antico Toscano . Lo scontro tutto italico , è tra autentici titani : non importa se il confronto è con il Primitivo o con il suadente Solaria Jonica . L'abbinamento nasce e continua sotto i migliori auspici.
Agosto 2004 -
La moda privilegia vini di pimpante vivacità fruttata , da bere entro 15 giorni dall'uscita in commercio . In controtendenza , la cantina Antonio Ferrari (uve prese in Puglia , vinificazione in Piemonte) ha distribuito negli ultimi anni straordinari rossi dolci delle vendemmie 1959 e 1949 . Ottenuti da uve primitivo , sono miracoli della natura: la loro forza è arrivata pressoché intatta fino a noi, sfidando decenni di maturazione .... Sono vini potenti , caldi , dai tannini dolcissimi . Oggi si trova anche un interessante 1978 ( sui 50 € ).
25/08/04 -
No , the vintage date of this wine is not an error . Just released , it is a selection of old-
25/10/2004 -
Góðan daginn,
SOLARIA JONICA 1959
Fyrir um 50 árum síðan var Alberto Ferrari svokallaður "negociant" -
Útkoman var allt öðruvísi vín en Alberto óraði fyrir. Gæðin voru hins vegar það mikil að Alberto ákvað að þroska vínið í 10 ár í slóvenskum eikartunnum og að lokum ein 35 ár í sementstönkum. Á þeim tíma gaf hann aðeins eina flösku frá sér.
Nú er Alberto gamli nýdáinn og dóttir hans hefur loksins markaðssett vínið að ósk föður síns. Viðtökur gagnrýnanda hafa allar verið á sömu leið, þeir eru sammála að þarna er á ferðinni einstakt vín, engu líkt, fullt af lífi og krafti þrátt fyrir langan dvala.
Daniel Thomases sem fjallar um ítölsk vín fyrir Robert Parker segir eftirfarandi:
"No , the vintage date of this wine is not an error . Just released , it is a selection of old-
Solaria Jonica -
Aðeins
Una risposta in divenire per dar conto a Daniel Thomases della fermentazione interrotta.
In ogni chiarimento storico per chi ama un mondo aperto e qualsiasi storia lo è , possono apparire tre componenti : ciò che è , ciò che è possibile e ciò che è impossibile . Il desiderio nasce dalla mancanza e questo lato originario che caratterizza la nostra specie , ci accomuna . E' giusto quindi esigere il riconoscimento dei propri fini , in questo caso : capire. Abbiamo cercato di riprendere a nostro carico quei fatti al fine di conservarli e questo non implica che si sappia tutto . Siamo ricorsi all'aiuto di mio fratello Umberto che giovanissimo aveva partecipato alla pigiatura delle uve che hanno dato vita al vino Solaria Jonica e dell'enologo anch'egli testimone informato . Non è stato posto in essere nessun procedimento per bloccare la fermentazione. Questo è certo . La ricchezza del mosto denso di zuccheri che , con causazione circolare , ribolliva nel proprio calore e quindi l'alcool arrivato a più di 14 gradi , hanno certamente inibito la fermentazione . Mio padre , in quell'ottobre del 1959 , passava nottate intere in cantina , prendendosi cura di quel ' mosto infuocato ' in attesa che si placasse .
Che relazione sussiste tra fermentazione e temperatura del luogo dove avviene la vinificazione ? Il fatto che la fermentazione non sia avvenuta nel luogo della raccolta dell'uva , climaticamente più caldo , ma in un luogo distante 1100 Km a nord , a Galliate nella nostra cantina , con una temperatura più fredda ( i primi di ottobre ) , ha contribuito a modificare il risultato oppure il quanto di modifica ( accelerazione , rallentamento della fermentazione ) può considerarsi infinitesimale?
Gianangela Ferrari
2005 -
La scheda che dedichiamo alla Ferrari di Galliate è una delle pochissime eccezioni presenti in questa edizione della guida . Niente punteggi o simboletti , solo il desiderio di far conoscere meglio una cantina diversa dalle decine di aziende nate in questi anni per puro calcolo imprenditoriale . Fondata nel '36 da Antonio Ferrari , un piemontese con la passione per la Puglia , ha sempre vinificato a Novara uve primitivo del Tarantino ( da vigne oggi quasi centenarie ). La figlia Gianangela ne prosegue l'opera con il marito Saro Meo . I vini , dolci e potenti come pochi , sono originalissimi , e non solo perché messi in commercio decine d'anni dopo la vendemmia. Chi ama i vini veri dovrebbe provarne almeno una bottiglia.
Il 49 di Antonio Ferrari -
Il Barone 54 -
Solaria Jonica 1959 -
2005 -
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2005 -
La cantina è notevole, tra l'altro con la possibilità di fare degustazioni per tutti i paralleli di un'Enotria dalle mille sorprese , con una ciliegina finale strepitosa: una Solaria Jonica del 1959 che, solo a raccontarla, meriterebbe una storia a sé .
07/02/2005 -
Esistono vini per cui ogni comune opinione circa il tempo e la capacità di invecchiare deve arrendersi all’evidenza empirica, vi sono aziende capaci di creare veri e propri monumenti vivi o, per usare un’espressione di Gilles Deleuze, “blocchi di sensazioni” in grado di regalare il meglio di sé a distanza di decine e decine di anni.
Aprire una bottiglia e scoprire quali fossero il sapore dell’uva, del vento e del sole in quell’estate remota, quando magari ancora non eravamo nati, è un’esperienza rara e indimenticabile: ho il piacere di invitarti a provarla, lunedì 7 febbraio, presso la nostra sede di Bergamo, in via Pignolo 78. È un suggestivo salone nel cinquecentesco palazzo signorile fatto costruire dai Tasso, casato la cui attività è considerata antesignana del recapito della corrispondenza: i locali sotterranei erano, infatti, dedicati allo smistamento dei plichi postali prima per conto della Repubblica Veneta, poi per quasi tutte le Case Reali d'Europa.
L’Azienda Valentini di Loreto Aprutino, la Cantina Produttori Terlano, la Casa Vinicola Bruno Giocosa di Neive, la Fattoria Selvapiana di Rufina, le Cantine Antonio Ferrari di Galliate e la Tenuta di Capezzana di Carmignano hanno infatti selezionato alcune preziose bottiglie del proprio vino – è proprio il caso di scriverlo -
Sarà un’occasione unica per confrontare campioni provenienti da tutte e tre le botti di Ora da Re Vendemmia 1932, eccezionale ritrovamento – già diventato mito – ad opera di Piermario Meletti Cavallari nelle cantine del barone Jacona della Motta. Un vino definito all’assaggio da Luigi Veronelli, che ne ha inventato il nome, “mostruoso”.
In qualità di direttore del Seminario e curatore della Guida Oro I Vini di Veronelli, illustrerò e guiderò la degustazione di questi vini rari, ognuno con la propria, individuale storia.
I posti sono limitati, ti chiedo pertanto di dare una rapida conferma della tua presenza attraverso uno dei recapiti sotto scritti, che puoi in ogni caso utilizzare per avere qualunque informazione aggiuntiva ti fosse necessaria.
Augurandomi di incontrarti presto, porgo Cordiali saluti
Gigi Brozzoni
04/08/2005 -
Un evento raro e prezioso ha preso vita , questa sera , sotto le antiche volte della nostra sala di degustazione . Seduti ai tavoli , con 10 perle brillanti di straordinari colori posate nei bicchieri , i degustatori sono rimasti irretiti in un velo intessuto di fili raffinatissimi , lunghe trame protese verso tempi passati che hanno acceso un'intensa emozione , rivelando ciò che Luigi Veronelli ha sempre affermato con convinzione : " Il vino è un valore reale che ci dà l'irreale " .........
Le sfumature più fini , eleganti e complesse , la maturazione degli aromi fruttati , l'intensificazione di quelli speziati , l'arrotondamento dei tannini si sviluppano , invece , solo col passare del tempo , quando le note più semplici sono state arricchite e rese più intriganti dai processi di terziarizzazione , dalle esterificazioni , eterificazioni , combinazioni e ri-
Vi sono poi dei vini che non sono stati "concepiti " per evolvere in bottiglia , ma che si è ritenuto più opportuno lasciar riposare a lungo nelle botti . In questo caso la massa in affinamento è molto più grande ; si creano quindi , condizioni notevolmente diverse da quelle riscontrate in bottiglia ed il vino , magari conservato ancora in presenza delle fecce nobili , con il suo metabolismo fortemente rallentato , ha una capacità di vita particolarmente lunga , riservando insperate sorprese . Antonio Ferrari , nelle sue cantine di Galliate , era convinto che il primitivo dovesse affinarsi in grossi contenitori , poiché solo il tempo poteva regalare quegli aromi che ricordava di aver sentito , a volte intuito , a volte solo immaginato . Dopo la sua scomparsa , i figli hanno deciso di imbottigliare il vino trattenuto per decenni dalle vasche di cemento , verificando la bontà delle intuizioni paterne . Il 49 di Antonio Ferrari , Primitivo di Manduria annata1949 , ma imbottigliato poco più di un anno fa , stupisce , in effetti , per la tonalità ancora scura e cupa , con un riflesso granato solo leggero . Al naso , pur mostrando qualche tocco ossidativo , rivela una carica di frutti rossi molto dolci , maturi e concentrati , cui fa da contorno una nota speziata estremamente morbida ed orientale , con caldi accenni di coriandolo e cannella . In bocca arriva con grande concentrazione e dolcezza , con una nota di calore alcolico che crea un piacevole contrasto con il tocco amarognolo finale , nel quale si fondono ricordi di mandorla amara e di erbe aromatiche , quasi alpine e balsamiche , in un insieme davvero denso , sapido e potente .
.....La filosofia produttiva di Antonio Ferrari ci ha dato il Solaria Jonica 1959 , un altro primitivo della zona di Manduria con residuo zuccherino , però , più accentuato rispetto al precedente , tratto da una vasca nella quale il trascorrere del tempo ha provocato delle strane stratificazioni : le frazioni iniziali prelevate qualche anno prima , presentavano , infatti , una percentuale zuccherina piuttosto bassa ; con l'abbassamento del livello del contenitore , il vino spillato , si è nel frattempo , fatto sempre più denso , quasi che lo zucchero si sia in esso accumulato rendendolo particolarmente dolce . Quello che ci offre è naturalmente un vino segnato , naturalmente , da qualche nota ossidativa , con un tocco di acidità volatile appena evidente , ma nel quale esplode tutta la dolcezza concentrata della confettura di ciliegia e di frutti rossi , rinsaldata dalla speziatura molto morbida ed accentuata , i cui vaghi ricordi di incenso regalano un'impronta orientaleggiante . Sul palato il tannino si pone in grande evidenza , crea spessore , persino masticabilità e si lega con la dolce sensazione zuccherina , facendoci smarrire in un 'eleganza che pare quasi ricordare il timbro evolutivo dei vini di Porto . Ma questa tanninicità ha qualcosa in più , ha la stessa finezza , la stessa amara consistenza del cioccolato , una particolarità che suggerisce un abbinamento esclusivo e davvero inarrivabile .
Gigi Brozzoni
Settembre 2005 -
Dear Mrs Gianangela
I hope everything fine with you .
Please find attached files of the cover and page of wine magazine " Wine Kingdom " .
We are very pleased that you and your departed father enjoy in Japan a reputation for a excellent wine producer.
Best regards
Haruko / Seiwa
Ottobre 2005 -
Il 49 di Antonio Ferrari ha 56 anni . E' un vino , non stabilizzato , non programmato per i tempi di vendita , non filtrato e che non ha subito manipolazioni in vasca . E' un vino fine , cremoso , piacevolmente secco , ricco di antichi profumi , di aromi che i suoi anni sanno valorizzare , è un forziere dei tesori tratti dalla sua terra . E' un archetipo del suo periodo . Parla di ciò che i vecchi vigneti carichi di anni e poveri di grappoli riuscivano a dare . Mio padre ha pianto vedendo che alcuni antichi vigneti venivano sradicati . C'era una volta un vino.... non basta dirlo , bisogna averlo nel bicchiere , un avvenimento straordinario , mettersi in viaggio in quel mondo intrigato di sapori , di profumi e dipanare la matassa delle sensazioni che nel tempo si mostrano , sentire la sua fragilità , il grezzo dei suoi anni , le qualità che si ricompongono in un equilibrio rinnovato . Non apprezzo quelle descrizioni al naso immediate e sbrigative , la riflessione vuole i suoi tempi , vuole familiarizzare con l'oggetto , comprenderlo nel suo significato più profondo e questo vuol dire trasformarsi . Il 49.. va trattato con cura , è fragile e forte insieme , ha sfidato il tempo , viene da lontano , vuole delle attenzioni particolari . La maggior parte dei Sommeliers ha un'età inferiore a questo vino , alcuni di loro riconoscono gli odori dell'epoca che riempivano l'aria , odori che il 49.. restituisce dopo tanti anni , è sorprendente ! La tecnica prepara , ancor prima di imporsi , i suoi futuri tecnici a comprendere e accettare quei vini che verranno proposti dalle nuove tecnologie . Un mutamento nella tecnica produce un mutamento nell'uomo che in fondo è già contenuto nella scelta della tecnica : un sapere e una verità limitati dall'ignoranza . Mio padre ha resistito al condizionamento della moda dei vini in barrique , provava disagio per quelle ditate di sapore di legno tostato , di paglia , più o meno invadenti a seconda delle abilità tecniche degli operatori .... quelle modificazioni per lui erano estranee al vino , lo rendevano altro da ciò che era , alterandolo nella sua sostanza . Vi si metteva dentro qualcosa con la speranza segreta di trovarvi molto di più . Mi viene in mente una significazione positiva sul 49 .....di Marco Merighi , giovane Sommelier , del Don Giovanni di Ferrara : E' così come mi aspettavo che fosse .
Gianangela Ferrari
18/02/2006 -
Alto is Scott Conant's restaurant at 53rd and Madison, to which Count Bruni gave two stars (very good) in July of '05. It has a pleasing design with continuous lines in chrome, grays, frosted glass and wood, and high-
The restaurant was about twenty minutes late seating us which, although bordering on bad form, was well managed by the hostess, who kept us informed on the progress of the previous guests' leaving and our table being reset. In general, the service was fantastic. The stand out was the sommelier, Eric, who had a very confident, informed, and unobtrusive manner, as did the rest of the folks involved in taking care of us.
For wine, we knew we wanted to start with a white big enough and interesting enough to act as a cocktail, but refined and food-
We followed this with a '97 Soldera, "Case Basse" Brunello di Montalcino Riserva, after a stutter stab at an '82 Gaja barbaresco (which we'd ordered based on its value, rather than its age and power, then quickly realized this would cause problems if we added another bottle later). In the end, we decided to trust Eric and he suggested the Soldera. This is a great wine, all the fun cherry juice and soft tannins that a great medium-
Before going to Alto, I discussed with Helmet whether there was anything there that should not be missed and he responded the Solaria Jonica. Solaria Jonica is a very cool wine with a very cool story behind it, a story I can tell you because Eric put a print-
The wine list as a whole has some real value on it at the upper end, a great collection of great wines, from great vintages. The wine alone is a good reason to go to Alto, then there is the food.
Appetizers are what got us there. Last time we needed a midtown restaurant I chose The Modern and, after what a let down that was, my right to even suggest was taken away. Urchin picked Alto. She had been to the bar before and had three appetizers, with that as a base, she felt confident it was the right place to go. So when Bubby, Trombone, Urchin, and myself sat, it was she who was hanging out for ridicule if we were let down again, especially if we didn't love the first round. Everything was shared; here is how it went:
Appetizers:
Augie: Sliced Raw Diver Scallops olive oil, flaked sea salt, and manilla clam salad. A very large scallop, sliced horizontally, topped with the olive oil (which was grassy) playing off the protein richness of the scallop. The clams brought the flavor of the sea, and a mix of micro greens addied contrasts to the package.
Urchin: Bluefin Tuna Carpaccio baby greens and preserved truffles. If this dish was not superb it was only not so in that so many people in New York are doing a version of it and it is simply very good.
Bubby: Seared Foie Gras creamy polenta, pears, pistachio and pear cider reduction. Rather than contrasting the richness of the seared foie with something cloyingly sweet, this played up the richness with the polenta and pistachios and then drew it out with the vinegar and crisp sugars of the pear. A fantastic preparation.
Trombone: Roasted Baby Beets La Tur Goat Cheese, endive salad and a banyuls vinaigrette. This one I didn't catch a taste of but it was very pretty.
Pasta:
Me & Urchin Braised Snail and Black Truffle Ravioli Chanterelle mushrooms and Parmigiano. I've really only had snails either in garlic butter or en croute. These had a great bite in the middle of the pasta envelope. They tasted rich and, when a piece of the chanterelle was put on the fork with one, it ended up with a very pleasing earthy richness.
Trombone & Bubby: Veal and Fontina Agnolotti organic carrots, baby mushrooms and Parmigiano emulsion. The dumpling was really more about the meat than anything else. It was nicely focused on the flavor of the veal with everything else coming together to draw out its richness.
Entrees:
Trombone: Olive Oil Poached Pacific Yellow Tail Black barley-
Bubby: Roasted Breast of Squab semolina gnocci, winter squash and truffle reduction. This was the huge winner of the round. It was juicy and flavorful, with a perfect texture. I assume it was done sous-
Me & Urchin: Slow Cooked Four Story Hill Rib Eye for Two braised short rib, preserved truffles, shaved Parmigiano and broccoli rabe. Not mentioned is a cranberry bean side that was served table-
Although dessert was mostly about the Solaria Jonica, Urchin and I did order two plates, which showed all the cheeses. Each cheese had a unique accoutrement and the parings were all excellently executed and would have been perfect with the cheese had it been eaten alone, but did not work as well in the scheme of our overall wine-
The food French people eat every day is not like the food fine French restaurants sell. Seriously fine French restaurants sell food rooted in French tradition that has been taken to a new place, for lack of a better term. This is exactly what Scott is doing with Italian food at Alto. All these dishes are clearly grounded in Italian tradition but he has taken foods of the north (on which the menu concentrates) and applied his expert hand. The food is truly great and the restaurant takes it's place among other worldwide greats whose cuisines are first and foremost defined as "fine" but nevertheless remain rooted in their places of origin.
To begrudge Alto its break from tradition is to insist that Italian food must remain the humble, authentic cuisine mothers make their families. Although wonderful when prepared by expert chefs, it is not haute. New Yorkers and Bruni alike insist they are ready to welcome a chef making extraordinary Italian food. The good news is, based on the level of business I witnessed at Alto the other night, the New Yorkers were telling the truth.
Bravo Urchin!
LE GUIDE DE L'ESPRESSO -
La scheda che dedichiamo alla Ferrari di Galliate è una delle pochissime eccezioni presentati in questa edizione della Guida . Niente punteggi o simboletti , solo il desiderio di far conoscere meglio una cantina diversa dalle decine di aziende nate in questi anni per puro calcolo imprenditoriale . Fondata nel '36 da Antonio Ferrari , un piemontese con la passione per la Puglia , ha sempre vinificato a Novara uve primitivo del Tarantino ( da vigne oggi quasi centenarie ) . La figlia Gianangela ne prosegue l'opera con il marito Saro Meo . I vini , dolci e potenti come pochi , sono originalissimi , e non solo perché messi in commercio decine d'anni dopo la vendemmia . Chi ama i vini veri dovrebbe provarne almeno una bottiglia .
I VINI DI VERONELLI 2006
Antonio Ferrari era convinto che i vitigni pugliesi , in particolare il primitivo , avessero bisogno di lunghissimo affinamento per sviluppare note e sfumature uniche ed inarrivabili . Questa sua certezza , difesa caparbiamente contro tutto e tutti , ci permette di assaporare oggi vini di antiche ed eccellenti annate , testimoni di una viticoltura pre-
** Il 49 di Antonio Ferrari
* Il Barone 54
*** Solaria Jonica 1959 IL SOLE
* Salice Salentino DOC -
21/04/06 -
Mezzo pomeriggio , inizio marzo , di mezza settimana.....luogo ...interno de L'Osteria di Via Solata.....sono quasi esausto di preparare fiori per l ' arredo dello stesso .....ad ornamento di un bel fratino di fine secolo ci sono 3 bottiglie , Solaria 59 , il Barone 54 e Il 49.......quest'ultima stappata e servita della sua metà almeno 20 giorni prima......
......ne verso un generoso sorso in un ampio bicchiere , .....mi accomodo nella poltroncina adibita a quel tavolo e , con sguardo perso nel vuoto ma la menta sgombra da tutto mi immergo in religioso , rispetto e sacrale silenzio nell ' ascolto di quel ben di Dio......
.......ma come è possibile.....56 anni di vita ed ancora così vivo , così vispo , così schietto , così voglioso di farsi ascoltare......pulito , viscoso con glicerina ancora morbida....inebriante , suadente , intrigante , fine e aggressivo al tempo stesso.......tamarindo , tarassaco , vaniglia , cacao , cioccolato , goudron e catrame caldo , spezie dolci e aromi balsamici si susseguono e rincorrono in frenetica ascesa per lasciare spazio , ad un tratto , al ricordo limpido ed inequivocabile del profumo delle ciliege da noi chiamate " duroni " che mia madre metteva sotto spirito per essere consumate nel periodo freddo dell' inverno .
.....dopo ampi e ripetuti movimenti dello stesso nel bicchiere per scuoterlo dal torpore della bottiglia , ne vado ad assaporare le vibranti note mantenendo gli occhi incollati alle pareti del bicchiere ad osservare con meraviglia , stupore e piacere il lento scendere lungo le pareti di questo miracolo della natura......tutto corrisponde tra naso e bocca.....che bello , che gioia , che conferme........straordinario , unico , sublime......palato pulito , secco , dolcemente pregnato , voglioso di sorseggiarne un ' altro po'........
.........rimango un attimo spaesato , ebetito ,........poi , come un lampo , come un faro che all' improvviso illumina tutto ciò che può essere illuminato mi compiaccio di poterlo abbinare ad una lepre lungamente frollata e ugualmente lungamente cotta a bassa temperatura con tocco finale nella salsa di una punta di cioccolato amaro e una bella scaloppa di foie gras d ' oca di accompagnamento......
........sono passati 40 minuti......sicuramente non inutili , anzi......i fiori mi richiamano al proseguimento delle loro preparazioni ma durante ciò mai viene meno il pensiero di chi sarà il fortunato/ti/ta che potranno godere di tali suggestioni....
......ripassando vicino al tavolo riprendo ad odorare il bicchiere vuoto.....liquirizia pura , prugne cotte e cannella.....
....e pensare che sono almeno 20 giorni che la bottiglia è stata irrimediabilmente aperta.....
........quanti dei vini moderni , oggi , sanno dare e provare anche solo in minima parte le emozioni incise in modo indelebile da questo 49 ?????
Grazie a Voi .......SIGG. FERRARI
con profonda stima , ezio de " L'Osteria di Via Solata "
23/04/06 -
L'Italia enoica di nicchia ha conosciuto questa strana coppia di Galliate (Novara) , per un vino tanto stravagante quanto intrigante e ormai leggendario: Solaria Jonica 1959. Una sorta di Malaga ma meno strinato e torrefatto , più fruttato , con un bouquet che richiama di tutto e di più : frutta secca , prugne californiane , nuances verdi , carruba e datteri . Stiamo scrivendo di Gianangela Ferrari e Saro, www.viniferrari.it , che partono da una storia lunga e affascinante: quella di Antonio Ferrari , classe 1913 , commerciante di vini in Galliate. E un incontro con il Primitivo di Manduria subito dopo la guerra. Scatta quindi la decisione di selezionare uve di alcune vigne e annate per poterle vinificare in purezza e portare i vini in Piemonte , nella sua cantina. Lì è iniziato tutto e lì è finito . Ora si recuperano questi nettari e si imbottigliano. L'ultima chicca è nientemeno che ' il 49 di Antonio Ferrari ': un naso fresco , balsamico e fruttato , quasi quasi baroleggiante . In bocca una concentrazione " naturale " ancora vivida di tannino e alcol. E' ancora magia.
AnGri
Ottobre 2007 -
Come rara eccezione in Guida , dedichiamo alla Ferrari di Galliate una scheda priva di stelle o simboletti. Antonio Ferrari, un piemontese con la passione per la Puglia , ha sempre vinificato a Novara uve primitivo del Tarantino (da vigne oggi quasi centenarie). La figlia Gianangela ne prosegue l'opera , con l'aiuto del marito. I vini , dolci e potenti come pochi , sono originalissimi, e non solo perché messi in commercio decine d'anni dopo la vendemmia. Chi ama i veri vini, non omologati, dovrebbe provarne almeno una bottiglia.
Salone Internazionale del Gusto -
Parlano dei vecchi del Sud e non fanno alcun riferimento ai grandi vecchi del Sud prodotti al Nord. Il vintage dei nostri primitivi è un dato storico unico che non esce dal gioco perché è un valore .
Cantine Antonio Ferrari -
Novembre 2007 -
Antonio Ferrari era convinto che i vitigni pugliesi , in particolare il primitivo , avessero bisogno di lunghissimo affinamento per sviluppare note e sfumature uniche e inarrivabili . Questa sua certezza , difesa caparbiamente contro tutto e tutti , ci permette di assaporare oggi vini di antiche ed eccellenti annate , straordinari testimoni di una viticoltura pre-
a doc
* Salice Salentino La Canestra 1978
da tavola
*** Il 49 di Antonio Ferrari 1949 primitivo
** Il Barone 54 Solaria n. 5 1954 primitivo
*** Solaria Jonica 1959 primitivo
Articoli del nostro importatore Gennaio 2007
Wine Description ( Jens) -
A unique elixer! Recorded as the hottest year of the century in Puglia , the Solaria Jonica was vinified in the Piemontese winery by Antonio Ferrari , who purchased these grapes from selected Primitivo vineyards. Well aware of the advanced state of maturity and natural air dried state of the bunches , he initially anticipated a wine of 21% ! Probably due to a temperature change in the cool hills of Novara , fermentation stopped at 14% . This naturally sweet wine was aged for 10 years in a wooden cask , before spending the remaining 35 years in a Cement cask in the Ferrari winery!
Tasting Notes ( Jens )
Too divine to speak about!
Wine Description ( Jens ) -
The Barone is a very different expression from a very similar experiment in the Ferrari Cellar with Primitivo grapes coming from the Puglian viticultural area of Torricella . Here as well , a natural stuck fermentation occurred , however this only after it had olready reached a much higher alcoholic level at fermentation compared to the Solaria Jonica : 16% . Thus , less residual sugar and a completely different organoleptic profile .
Tasting Notes ( Jens )
Strong sensations of coffee . Earthy appearance on the palate , with esotic essences and a lingering high note of tangerines.
Maggio 2007 -
...e da un vino intrigante come il “Solaria Jonica” del 1959 abbinato a un dessert, d’assoluto impatto e originalità, come la mousse di foie-
23/05/2007 -
Si è conclusa oggi all'interno di Cooking for Wine a Vitigno Italia la prima edizione del Premio al Miglior Chef Emergente del Sud. Vincenzo Candiano è il miglior cuoco emergente del Sud 2007. La sua "Colazione Siciliana" gli ha permesso di ricevere il primo premio direttamente dalle mani del Maestro Gualtiero Marchesi.
Ai ragazzi sono andati i premi messi in palio dagli sponsor presenti all'interno della loungue: .......Cantine Antonio Ferrari con una selezione di bottiglie introvabili .....
Premio Al Miglior Chef Emergente del Sud: Vincenzo Candiano
01/06/07 -
"Non potevo dire un no ai miei amici si Singapore"
"L'aver portato di mia iniziativa a Singapore un vino come il Solaria Jonica 1959 , primitivo di Manduria, ha fatto molto scalpore"
07/11/07 Un messaggio da Marco Merighi
La sintesi delle mie emozioni ( post-
1) I PROTAGONISTI .
Ad un insieme di elementi apparentemente omogenei viene richiesta una radicale trasformazione. Si trovano quindi ad essere sempre di più i protagonisti del cambiamento .
2) IL CAMBIAMENTO .
Le fermentazioni sono quindi paragonabili ad una grande Rivoluzione ...
3) LA TRANSIZIONE.
Occorre tempo , a volte molto di più di quello preventivato , per raggiungere l'armonia.
4) L'ARMONIA E LA PACE .
I vini di Antonio Ferrari , il '49 sopra di tutti , sono un esempio di Grande Civiltà ...
MARCO MERIGHI
10-
...Mentre le Cantine Antonio Ferrari saliranno dalla Puglia con bottiglie di Primitivo che ha riposato per decenni (l'annata più vecchia è del ' 49 !) in vasche di cemento che hanno consentito il mantenimento di una freschezza organolettica sorprendente.
Dicembre 2007 -
27/02/08 -
Come promesso , di seguito, le mail di cui vi ho parlato.
Buona giornata
Ezio
Sono felice che le piacciano...." diciamo che è merito del fotografo!?!?!?
"La ringrazio per " quattro e non tre proposte ". Rimane che , se avesse bisogno di qualunque cosa inerente a foto/piatti/ricette mi contatti subito.
Anche per le 4 etichette dei vini : sono veramente vini unici , emozionanti , che escono dai canoni e dagli schemi soliti. Le assicuro che non sto sviolinando , sto solo esprimendo vere e veritiere sensazioni , perchè ......" la cucina , nella sua interezza , deve dare e lasciare emozioni " altrimenti è come " un tavolo con tre gambe , può reggere me è sempre lì pronto a cadere , scricchiolare "
Complimenti per tutto quello che fa nel tenere alta l'adrenalina di noi del settore e stimolare coloro che si avvicinano a questo fantastico mondo , fortunamente ancora ricco di artigianalità.
Ezio
> -
> From: "Antonella, Provetti" <antonella.provetti@reedbusiness.it>
> To: "Osteria di Via Solata" <osteriaviasolata@inwind.it>
> Sent: Monday, February 11, 2008 5:05 PM
> Subject: R: da ezio.....
>
> Carissimo chef, ho finito ora di sistemare tutte le foto, ma volevo dirle: che belle, che bei piatti! Sono molto contenta. Anche il suo ritratto è perfetto: spiritoso e accattivante.
> Ho deciso di trasformare le 'tre proposte con...' in 'quattro proposte con...' perché è un peccato separare le idee: prendiamoci una licenza poetica!
> Ps. non le dico a quest'ora che fame mi ha fatto venire. Però, a parte gli scherzi, questi desidero assaggiarli. Appena posso vengo, lo so che lo dico sempre, ma prima o poi ci riuscirò!!!
> Grazie e a presto,
> antonella p.
> -
> Da: Osteria di Via Solata [mailto:osteriaviasolata@inwind.it]
> Inviato: lunedì 11 febbraio 2008 14.42
> A: Antonella, Provetti
> Oggetto: da ezio.....
>
> Gent.ma Sig.ra Antonella , buongiorno ed......eccomi con il materiale in attesa.
> In allegato Le invio ricette dei quattro piatti fotografati .
> Avesse bisogno di delucidazioni per associare photo a ricetta non esiti a contattarmi.
>
> Vini :
> in primis le consiglio di visitare il sito www.viniferrari.it per le schede tecniche dei vini in questione. Trattasi di 4 etichette tutte del medesimo produttore . Non per semplificare il tutto , anzi , sono state le particolari annate 1949/1954/1959/1978 unitamente alla qualità dei prodotti che , sebbene tutti della stessa zona ma così diversi , intriganti ,unici nel loro genere , capaci di stimolare sensazioni emozionali che raramente , ma molto raramente si possono riscontrare in vini . Potremmo dire che , semplicemente e scusi se è poco , questi vini per la loro pulizia , correttezza , tenuta nei decenni trascorsi , sensazioni nette , corrette , discrete e ammalianti siano una tangibile dimostrazione ai giorni nostri come cimeli e pilastri del panorama dell'enologia italiana dell'ultimo secolo . Sono vini che ci dimostrano che , senza l'ausilio delle tecnologie di oggi , l'uomo o meglio il contadino sapeva produrre in modo e metodo tradizionale tramandandoci cose che oggi sarebbero irripetibili . Tenga presente che il vino denominato Solaria Jonica 1959 , nel 2004 , è stato considerato da Robert Parker uno tra i 100 migliori vini al mondo.
>
> Abbinamenti :
> ai ravioli con midollo ,scampi , nocciole e verza ho avvicinato La Canestra 1978 per le sensazioni maderizzate che esprime unitamente ai profumi di fiori ed erbe secche , quasi fieno maggengo.
> ai tortelli di zucca ecc. ecc......il Barone 1954 per il netto profumo di cioccolato , cuoio e pelliccia sostenuto da sensazioni ancora tanniche sebbene molto molto morbide , vino inebriante , con una parabola e spettro di profumi che vanno via via evolvendosi con l'ossigenazione.
> agli agnolotti ai fagioli di Pigna ecc. ecc......il 1949 di Antonio Ferrari nettare che si presenta con sensazioni di cacao amaro , caffè , polvere di graffite , fiori rossi essiccati, corteccia bagnata e virare con la permanenza nel bicchiere verso sensazioni ossidative in pregio che sconfinano nel panorama dei porto vintage per non dire degli sherry di lungo lignaggio.
> con i casoncelli alle arance ecc. ecc.......il Solaria Jonica del 1959 , paradisiaco , unico nel vero senso della parola . Si affaccia con sensazioni di prugne cotte per poi lasciare spazio alla liquirizia , tamarindo , vaniglia , frutta secca , mallo di noce , tabacco , fichi secchi e datteri tardivi , marmellate di frutti rossi , rosa canina , e proseguire con sensazioni balsamiche e speziate.....incredibile che possa essere ancora così pulito , beverino , ruffiano e conturbante , impossibile da dimenticare .
>
> Forse la sto annoiando.......mi faccia sapere!!!!
> Ezio
30/03/08 -
Gentile Sig.ra Giannangela,
come promesso Le invio le nostre sensazioni riguardo i vini Ferrari di Vostra produzione come il 49, il Barone del 54 e il Solaria Jonica del 59. Al naso si aprono con note di fichi infornati, visciole e caffè, con evoluzione verso il balsamico, speziato, in cui si può riconoscere la cannella e il cardamomo. In bocca è lungo, persistente e caldo, con retrogusto sapido ed in cui riscontri ancora una bella acidità. Un vino che scopri sempre diverso con il passare dei minuti diventando sempre più affascinante e particolare.
Distinti Saluti
Marco Pitzalis
Restaurant Manager
Ristorante baby a cura di Alfonso Iaccarino
Tel. (39) 06 3216126
baby@aldrovandi.com
Please visit our website www.aldrovandi.com
I Vini di Veronelli 2009
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Passa il tempo e questi vini, frutto di una enologia archeologica, rimangono straordinariamente vivi e perfettamente godibili; come sempre spicca su tutti il Solaria Jonica, ma il 49 di Antonio Ferrari, si fa sempre più buono ed elegante (G. B.).
APRILE 2009 -
....l'esclusiva e prestigiosa degustazione dei vini Antonio Ferrari delle annate 1954 (Il Barone 54) e 1959 (Solaria Jonica). Da sinistra Rosario Meo, Il Sommelier ristoratore Gianfranco Bolognesi, Elsa Mazzolini, il ristoratore Flavio Cerioni del ristorante Alla Lanterna di Fano, il direttore marketing Unilever Italia Walter Gallo, e Claudio Sacco della Guida Online Viaggiatore Gourmet.